RISARCIMENTO DANNI PER SINISTRI AUTO - Avv. Stefania Cita
La
circolazione dei veicoli a motore su strada è un'attività considerata
"pericolosa" e per questo vi è l'obbligo assicurativo necessario per
risarcire gli eventuali danni cagionati a terzi da tale circolazione.
L'industrializzazione e l'aumento dei veicoli in circolazione hanno
portato ad un considerevole numero di sinistri e quindi di relative richieste
di risarcimento danni e il legislatore, insieme alle compagnie di
assicurazione, ha sempre cercato di limitare il contenzioso proponendo agli
automobilisti di procedere ad accordi amichevoli tra le parti, il modulo di constatazione amichevole, infatti, è fornito da
ogni compagnia assicurativa ai propri clienti, ma siamo sicuri che sia la
soluzione più conveniente?
La legge prevede che il modulo sia sottoscritto da tutti coloro che sono
coinvolti nel sinistro se vi è accordo sulle responsabilità, in caso contrario
ogni automobilista può compilare il proprio modulo cid in cui annotare
generalità e la posizione dei veicoli coinvolti, lo stesso deve essere
trasmesso alla compagnia di assicurazione.
Accordarsi con la controparte circa le responsabilità del sinistro
sottoscrivendo il modulo cid, o modulo blu, può però avere dei riflessi
negativi, anche perché le compagnie di
assicurazione in questi casi oltre a rallentare il procedimento, tendono anche
a risarcire con somme più basse rispetto a quelle spettanti realmente.
Il primo inconveniente è dovuto al fatto che dopo un sinistro le parti possono essere confuse e accettare
responsabilità che magari non hanno, oppure che non hanno in toto, con la conseguenza di dover sopportare la perdita
della classe universale di appartenenza fatto che comporta un aumento del
premio da versare anche considerevole visto che per un sinistro vengono
decurtate due classi di merito.
Se siete la vittima del sinistro il discorso diventa ancora più
interessante perché con la constatazione amichevole si procede nella maggior
parte dei casi alla riparazione della vettura presso un meccanico convenzionato con la compagnia con il rischio di
riparazioni grossolane. La novità è stata introdotta con il decreto
legge 145 del 2013 che ha introdotto l'articolo 147 bis nel d.lgs 209 del
7.9.2005 (Codice delle assicurazioni).
E' previsto che il veicolo sia riparato presso un'officina convenzionata e
l'ammontare viene erogato direttamente dalla compagnia, se il proprietario
rifiuta tale forma di indennizzo potrà scegliere un'officina di sua fiducia, ma
l'ammontare dell'indennizzo sarà comunque per equivalente e quindi nel caso in
cui siano necessarie maggiori spese saranno a carico del proprietario.
L'unico modo per
ottenere una maggiore tutela quindi è rivolgersi ad un avvocato capace di
difendere i diritti dell'assicurato a 360°.
Questa non è l'unica novità introdotta in quanto è previsto anche che i
testimoni debbano essere obbligatoriamente indicati nella prima denuncia, gli
stessi sono inseriti in un registro: l'anagrafe dei testimoni, con segnalazione
all'autorità giudiziale se la stessa persona è teste in più processi, inoltre,
vi è l'obbligo di denuncia del sinistro entro 90 giorni. Si tratta di tutte
norme molto specifiche che la maggior parte degli automobilisti non conosce,
proprio per questo il "fai da te" diventa pericoloso e
controproducente in questa materia .
Come procedere quindi in caso di sinistro?
E' bene procedere all'identificazione dei soggetti coinvolti e chiedere il
sopralluogo di autorità di polizia, come i vigili urbani oppure i carabinieri,
in modo che possano raccogliere elementi probatori sul luogo, come la misura
della frenata, la presenza sul luogo di striscia continua, la posizione dei
veicoli, eseguire eventuali test sugli autisti. Tutti questi elementi possono
aiutare a ricostruire in modo certo la dinamica del sinistro. E' bene annotare
anche le generalità di eventuali testimoni.
Dopo questa prima
fase è bene rivolgersi ad un legale che possa tutelare in pieno i vostri
interessi con la consapevolezza e la conoscenza delle norme giuridiche
applicabili.
Un altro fattore da considerare e che deve far escludere accordi sul
luogo, è la presenza di feriti, in questo caso per ottenere il giusto
indennizzo di tutti i danni patiti, è giusto rivolgersi ad un avvocato, l'unico
in grado di conoscere tutti i possibili danni risarcibili.
Molti infatti non
sanno che è possibile ottenere il risarcimento dei danni per:
- danni materiali al veicolo;
- danni fisici al conducente e ai trasportati;
- danni riferibili al mancato guadagno (si
applica soprattutto ai professionisti che a causa del sinistro non possono
temporaneamente o in modo permanente esercitare l'attività);
- danni per il mancato
utilizzo del veicolo (nel
caso in cui lo stesso, ad esempio, sia fonte di reddito);
- rimborso delle spese (mediche, di trasporto...).
Tutte queste voci difficilmente possono essere fatte valere senza l'aiuto
di un valido professionista.
Molti sottolineano
che rivolgersi ad un avvocato in caso di sinistro porta ad un esborso eccessivo
di denaro per i compensi, in realtà anche in questo caso si tratta di una
notizia poco fondata in quanto le stesse vengono spesso pagate dalla compagnia
assicuratrice di chi ha causato il sinistro.
In sintesi, in caso di sinistro è sempre bene rivolgersi a chi conosce nel
dettaglio tutte le norme e tutti i possibili risarcimenti ottenibili per far in
modo che a fronte di pagamenti di premi assicurativi anche elevati, si possa
ottenere una tutela piena.